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Fichte

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Fichte   Johann Gottlieb Fichte (1762-1814) è stato un filosofo tedesco, uno dei principali esponenti dell'idealismo tedesco. È noto soprattutto per aver sviluppato un sistema filosofico che pone l'accento sull'attività del soggetto come base della realtà e della conoscenza. Fichte nacque a Rammenau, in Sassonia, e studiò teologia e filosofia all'Università di Jena e successivamente a Lipsia. Fu profondamente influenzato dalla filosofia di Immanuel Kant, tanto che inizialmente il suo pensiero venne spesso interpretato come un'estensione delle idee kantiane. Fichte sostenne diverse teorie: L'Io è un processo creativo ed infinito La natura e il mondo non possono esistere senza dipendere dall'Io  Il compito dell'uomo riguarda l'affermazione della propria libertà L'uomo trova il suo fine nella società Il primo pensiero riguarda l'Io come processo creativo ed infinito, il quale si articola in tre momenti: TESI: l'Io pone se stesso e si rivela

Film "Das Experiment"

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Film "Das Experiment" "Das Experiment" è un film tedesco del 2001 diretto da Oliver Hirschbiegel, basato sul romanzo "Black Box" di Mario Giordano, che a sua volta si ispira al famoso esperimento carcerario di Stanford condotto nel 1971 dal professor Philip Zimbardo. Descrizione del Film Titolo : Das Experiment Anno : 2001 Regia : Oliver Hirschbiegel Genere : Thriller psicologico Durata : 120 minuti Trama Il film segue la storia di un gruppo di uomini che partecipano volontariamente a un esperimento che simula la vita in una prigione. I partecipanti sono divisi casualmente in due gruppi: prigionieri e guardie. L'esperimento ha lo scopo di osservare le dinamiche di potere e il comportamento umano in un contesto di prigionia. Il giornalista Tarek Fahd (interpretato da Moritz Bleibtreu) decide di partecipare all'esperimento per scrivere un articolo su di esso. Gli altri partecipanti sono anch'essi motivati da curiosità o dal compenso offerto. I pa

Kant

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Kant Immanuel Kant (1724-1804) è stato un filosofo tedesco considerato uno dei più importanti esponenti della filosofia occidentale. La sua opera ha avuto un'influenza duratura su molte discipline, tra cui la filosofia, la teoria politica, la teologia, e la scienza. Kant nacque a Königsberg, nella Prussia orientale (oggi Kaliningrad, in Russia). Trascorse quasi tutta la sua vita nella sua città natale, dove insegnò all'università. Nonostante la sua vita piuttosto tranquilla e priva di grandi avvenimenti, Kant sviluppò idee che avrebbero rivoluzionato la filosofia. Kant si esprime riguardo a: -  i giudizi della scienza e la "rivoluzione copernicana" -  i limiti e possibilità della conoscenza Le opinioni sulle prime tematiche sono incluse nell'opera del filosofo, "Critica della ragion pura", dove viene affermato che  occorre condurre un'analisi sui fondamenti della conoscenza  al fine di: - individuare quali sono le   condizioni di possibilità della sc

Hume

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Hume David Hume (1711-1776) è stato un filosofo scozzese del XVIII secolo, noto per le sue influenti opere nel campo della filosofia morale, della filosofia della mente, della teoria della conoscenza e della filosofia della religione. Hume sostiene che fonte della conoscenza sono le percezioni che si distinguono in impressioni (percezioni immediate e vivide) e idee (immagini illanguidite delle impressioni). Hume sostiene inoltre che memoria e immaginazione consentono di conservare le impressioni e collegare le idee. Tuttavia la mente non è totalmente libera perché procede secondo il principio di associazione. Il quale opera in base a tre criteri: somiglianza, contiguità e causalità. Hume pensa che le idee complesse garantiscono una conoscenza certa quando derivano da pure relazioni tra idee. E garantiscono una conoscenza probabile quando derivano da relazioni tra dati di fatto, le quali implicano il principio di causalità. Il principio di causalità deriva da una tendenza soggettiva a c

Berkeley

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Berkeley George Berkeley (1685-1753) è stato un filosofo e vescovo irlandese del XVIII secolo. È noto soprattutto per il suo idealismo filosofico e le sue concezioni sulla percezione e sull'esistenza del mondo esterno. Berkeley afferma che non c’è differenza tra qualità primarie e qualità secondarie, e afferma inoltre che abbiamo esperienza solo di idee soggettive (relative al soggetto percipiente). Dunque esse est percipi: l’esistenza delle cose è nel loro essere percepite Berkeley nega la materia come causa delle percezioni (immaterialismo). Tuttavia ammette che le cose esistono anche quando non sono percepite in quanto permangono nella mente di Dio. Pertanto è garantita la validità della scienza che rispecchia l’ordine e la successione delle idee nella mente divina.

Locke

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Locke John Locke (1632-1704) è stato un filosofo e medico inglese del XVII secolo, noto soprattutto per le sue idee rivoluzionarie sulla teoria politica, la filosofia dell'educazione e la teoria della conoscenza. Locke afferma che le idee non sono innate ma derivano dall’esperienza, in particolare dall’esperienza esterna provengono le idee di sensazione, e dall’esperienza interna invece provengono le idee di riflessione. Infatti la mente umana è priva di contenuti (un foglio bianco), acquisisce gradualmente le conoscenze con il progredire delle esperienze. Locke distingue tra idee semplici (di sensazione e di riflessione) e idee complesse. Le idee semplici derivano dalle esperienze elementari e sono dotate di certezza. Le idee complesse provengono dall’elaborazione delle idee semplici e si distinguono in: - idee di modi che non sussistono di per sé ma sempre in relazione a una sostanza - ⁠idee di sostanza che sono riferite a qualcosa di esistente in sé che funge da sostrato - idee

Leibniz

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Leibniz Gottfried Wilhelm Leibniz (1646-1716) è stato un filosofo, matematico, e scienziato tedesco del XVII e XVIII secolo. Leibniz è noto per le sue contribuzioni in una vasta gamma di discipline, tra cui filosofia, logica, matematica, giurisprudenza, storia, teologia e linguistica. Leibniz afferma che il nostro è il migliore dei mondi possibili, infatti Dio ha scelto il meglio secondo ragione tra infinite e possibilità. La libertà divina coincide con la razionalità. Leibniz sostiene una concezione dinamica della realtà a cui a fondamento della realtà meccanicistica vi è una dimensione sostanziale metafisica. Cioè la forza viva che è l’essenza delle sostanze individuali. Leibniz afferma che nel mondo vi sono infinite sostanze individuali: le monadi. Che sono centri di forza semplici, immateriali e privi di estensione, ma allo stesso tempo entità complete e autosufficienti, dotate di capacità rappresentativa: percezione e appercezione. La percezione è l’attività mediante la quale le m